Biografia

Giovanni Marco Pardo in arte « Sparda» avvia la sua avventura musicale all’età di 16 anni.Inizia con la break dance insieme ad alcuni amici d’infanzia. Di li a poco, due anni dopo, si dà all’arte del rap, scrivendo ed auto producendosi le strumentali. Attraverso alcune crew si forma sotto il profilo della scrittura e, con l’ultima di queste «Revolution Force» fa diverse date e diversi brani. Per vari motivi però le strade dei componenti di dividono e, a quel punto, decide di intraprendere la strada della musica da solista, attraverso lo studio approfondito di questa. Attualmente frequenta il conservatorio in cui si stà specializzando in produzione musicale. Ha diverse esperienze come fonico da live, e ultimamente nella sua orbita d’interesse troviamo l’ambito «musica applicata alle immagini». Ha lavorato ad un fumetto animato, di cui ha curato la parte musicale, ad un trailer di presentazione di un libro, in cui ha composto la colonna sonora che presto uscirà sul mercato, ha sonorizzato una fiaba, ricostruendo i suoni/rumori ambientali, facendo da supporto all’orchestra. Ha lavorato con grandi Maestri come: Adam Rudolph, in cui ha performato come musicista elettronico nella sezione live electronics, su brani scritti dallo stesso Rudolph, ha lavorato con Peter Wegele, sempre come musicista elettronico nella sezione live electronics, prima in «la chute de la maison» di Usher, pellicola storica suonata dal vivo in sinergia con l’orchestra composta dallo stesso Wegele, e l’anno dopo con «Le avventure del principe Achmed», sempre nella sezione live electronics. Ha preso parte ad una masterclass con il Maestro Cipriani riguardo alla funzione della musica applicata alle immagini. La sua grande passione però resta l’hip hop e  l’arte del beatmaking. Attualmente lavora come fonico in conservatorio, come fonico da live con una compagnia amatoriale, collabora con uno studio di registrazione palermitano e si dedica nel suo home studio alla composizione, al Mix ed al Mastering. Fra i suoi tanti «Hobby» troviamo anche quello della chitarra, studio che ormai si protrae da anni, e che spesso troviamo anche in alcune sue composizioni.